lunedì 2 giugno 2014

2 GIUGNO, FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

La Repubblica Italiana nacque il 2 giugno 1946 in seguito ai risultati del referendum istituzionale indetto per determinare la forma dello stato dopo la fine della seconda guerra mondiale. Gli italiani si recarono alle urne per scegliere tra monarchia e repubblica: il popolo scelse quest'ultima, dando inizio a una nuova pagina di storia della nazione.

Per la prima volta, il voto fu a suffragio universale: votarono anche le donne. Oggi, come allora, in occasione della  tradizionale sfilata militare ai Fori Imperiali che si tiene a Roma, la 68/a festa della Republica sarà ricordata anche per una piacevole novità. Il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano, giunto in tribuna d'onore a bordo della storica Lancia Flaminia, è stato accompagnato da Roberta Pinotti, primo ministro della difesa donna della storia repubblicana.

In quasi settant'anni di storia della Repubblica, il contributo dato alle donne al Paese è stato importante: non solo madri o mogli, ma soprattutto motore dell'economia nazionale, prim'ancora che domestica, e supporto essenziale per la difesa dello Stato. Infatti, grazie alla legge 20 ottobre 1999 n.380, alle donne è stata concessa la possibilità di arruolarsi nelle Forze Armate, operando in Italia e all'estero.

Lo stesso Governo Renzi è il più "rosa" mai avuto nella storia repubblicana: sono otto le donne che siedono nel Consiglio dei Ministri; come invece dimenticare Nilde Iotti, primo presidente donna della Camera dei Deputati: dopo di lei, la terza carica dello Stato è stata donna solo in altre due occasioni: con Irene Pivetti e, allo stato attuale, con Laura Boldrini.

Le donne sono riuscite a ritagliare importanti posizioni nella vita politica del paese, ma  molto c'è ancora molto da fare a livello culturale: i sindaci donna sono solo 921 in tutta Italia e nessuna amministra città con più di 300.000 abitanti.

Il progetto politico di Maria Anna Bocola piace ai cittadini sanseveresi. Un sindaco donna a San Severo è il futuro. Il risultato elettorale delle recenti amministrative comunali premia l'impegno e le idee di una team di donne e uomini che ha voglia di cambiare volto ad una città ancora vittima di una politica da prima Repubblica. 



Giorgio Ventricelli
Addeto stampa

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