Dopo una lunga ed intensa campagna elettorale, San Severo sta per scegliere il suo nuovo sindaco, che per noi deve essere Maria Anna Bocola, il primo sindaco donna della storia della città. Vediamo come si vota.
I seggi sono aperti dalle ore 7 e chiuderanno alle 23; è necessario esibire la tessera elettorale e un documento di riconoscimento valido (carta d'identità, passaporto, patente di guida): per votare occorre aver compiuto 18 anni.
Chi non ha la tessera elettorale o ha esaurito i 18 spazi per il timbro deve andare agli uffici comunali destinati alla sostituzione o alla consegna dei duplicati. Nel giorno delle votazioni sono aperti con orario continuato dalle ore 7 alle 23.
Quando un voto è valido? Bisogna mettere una "croce" sul nome del candidato sindaco scelto (Maria Anna Bocola), di conseguenza, bisogna mettere un'altra "croce" sul segno del partito o lista civica che appoggia la coalizione, e scrivere di fianco il nome dei due consiglieri comunali: uno donna ed uno uomo della stessa lista.
ATTENZIONE. In caso di due candidati con il medesimo cognome, si deve scrivere il nome ed il cognome del candidato preferito. Vengono dichiarati nulli i voti di preferenza attribuiti con la sola indicazione del cognome, poiché non consente di stabilire a chi dei due candidati assegnare la preferenza.
La preferenza accordata ad un determinato candidato alla carica di
sindaco non obbliga ad esprimere analoga preferenza per la lista (o per
una delle liste) che sostiene il medesimo.
L’espressione del voto per il sindaco quando sia stata votata la lista
alla quale esso sia collegato è superflua, ma non invalida il voto.
La trascrizione del nominativo del sindaco nello spazio destinato
all’indicazione della preferenza può e deve essere interpretata come
conferma, benché superflua, del voto espresso per l’elezione del sindaco.
Se l’elettore, dopo aver espresso il voto di lista sul contrassegno,
indica nominativamente la preferenza in uno spazio diverso da quello
votato, ma che si riferisce a candidato della lista prescelta, la
preferenza è validamente espressa.
Se la preferenza è data per un candidato compreso in una lista diversa
da quella votata, il voto di preferenza è nullo; né la notorietà del
candidato può essere assunta ad elemento idoneo a riconoscere o ad
escludere la validità del voto espresso a suo favore.
Sono nulle le preferenze espresse in eccedenza.
Giorgio Ventricelli
Addetto stampa
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